Mantova è una città d'acqua, costruita attorno ai tre laghi alimentati dal fiume Mincio.  
Passeggiate sul Ponte di San Giorgio. La vostra visita potrà partire da qui. Io ci sono stata a luglio, quando sul Lago Superiore, che circonda la città, fioriscono i fiori di loto. 

Passeggiate per il centro e soffermate lo sguardo sulla maestosità di Palazzo Ducale. Qui vissero i Gonzaga, che governarono sulla città fino al 1707. Questo edificio è il risultato della fusione cinquecentesca di diversi palazzi, disposti tra il Lago Inferiore e Piazza Sordello.
Altra tappa obbligata è il Palazzo Te, nome che deriva dal nome di un'isola, chiamata Teieto, poco distante da quella più grande sulla quale fu edificata Mantova. Il Palazzo è splendido: dalle facciate, all'esedra, alle infinite sale che si susseguono in una stupefacente sequenza di simboli e riferimenti alla vita dei Gonzaga.
Continuate poi con il Castello di San Giorgio. Qui si trova una delle opere d'arte più importanti di Mantegna, la Camera degli Sposi. E poi le chiese di Sant'Andrea a Mantova e la Rotonda di San Lorenzo.
Durante la vostra passeggiata probabilmente vi capiterà di tagliare Piazza Sordello un'infinità di volte, così come Piazza Erbe, la Casa del Mercante, la Torre dell'Orologio astronomico e il Palazzo della Ragione. 

E, se dopo tanto camminare vi fosse venuta fame, vi consiglio di provare alcune delle specialità mantovane per eccellenza, come i tortelli alla zucca, i biglli oppure il risotto del pilota, preparato con salamella di maiale. 
La cucina mantovana viene definita "di popolo e di principi", e spesso e volentieri vede protagonista il maiale. Salami, coppa e pancetta oppure brasato, cotto, bollito misto e cotechino.
E i dolci? Impossibile non citare la sbrisolona, a base di mandorle.

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