Questa estate ho trascorso qualche giorno a Palermo. La meravigliosa città siciliana nei secoli è stata greca, romana, araba e poi conquistata da normanni, spagnoli e francesi. Qui convivono cupole arabe e chiese barocche, palazzi in stile liberty e teatri neoclassici.
Inutile dire che tutto questo ha contribuito non poco al suo indiscutibile fascino. Qui si sono incrociati popoli e tradizioni. Questa amalgama di culture diverse ha dato vita a uno stile di vita palermitano. Unico e inimitabile.

Palermo è una città vivace, giovane e accogliente. E dopo averla percorsa in lungo e in largo sono riuscita a stilare un elenco di dieci cose che assolutamente non potete perdervi.

La Cattedrale.
Nata come basilica cristiana è stata poi trasformata dai saraceni in moschea.
La facciata è compresa tra due torrette e da un ampio portico quattrocentesco in stile gotico catalano.

Piazza Bellini: Chiesa di San Cataldo e Chiesa Martorana.
La piazza è dominata dalle due chiese di San Cataldo e della Martorana. La prima è il più rappresentativo esempio di edificio normanno, la Martorana invece è una chiesa greco-bizantina. Una delle più affascinanti di tutto il periodo medievale italiano.

Monreale.
Si trova sulle colline dietro Palermo. Da qui potrete ammirare una vista panoramica sulla città. Ma il punto di interesse principale di Monreale è il Duomo. Vi consiglio di entrare, per ammirare i mosaici bizantini.

 

Mercati popolari: Vucciria e Ballarò.
Preparatevi a entrare in un gorgo di stradine affollate e rumorose. Mentre i venditori urlano le loro prelibatezze, potrete passeggiare tra banchi di frutta coloratissima, carne appesa e l’immancabile street food. A Palermo i mercati hanno conservato tutto il fascino del passato.

Montepellegrino.
Qui si trova il Santuario della Santuzza, ovvero di Santa Rosalia.

Palazzo Chiaramonte.
Detto anche Steri, è stato sede delle carceri dell’Inquisizione. Entrate ad ammirare i graffiti dei prigionieri: disegni, poesie, preghiere.

Mangiare.
Nelle strade di Palermo si trova, e si mangia, praticamente di tutto. Dall’antipasto al dolce, passando per lo street food. Solo per citare alcune prelibatezze locali: granite, brioches con gelato, cannoli, cassate, arancine di riso, crocché, pane e panelle, sfinicione, pane cunzato, pane ca’ meusa, ovvero il panino con milza e polmoni, pasta martorana e dolci alle mandorle.

Insomma, non vi resta che partire.
Buon viaggio.

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